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 Il decalogo della corretta alimentazione: 
                    sviluppi, commenti, interpretazioni.Nell'epoca moderna di oscuro vi è pochissimo 
                    salvo, forse, le residue qualità dell'anima. Ciò è, in 
                    fondo, anche il suo limite. Anticamente dei grandi filosofi, 
                    attori, poeti, drammaturghi e via elencando, si sapeva poco 
                    o nulla a parte il fatto, abbastanza importante, che 
                    facevano tutti il proprio dovere.I filosofi filosofeggiavano, gli attori recitavano, i poeti 
                    poetavano ed i drammaturghi - se cosi mi posso esprimere - 
                    drammaturgavano: questo era il loro modo di partecipare al 
                    progresso del mondo e, contemporaneamente, di rosicchiare i 
                    testicoli al loro prossimo.
 Ora di tutti loro e, purtroppo, anche di un sacco di altra 
                    gente assolutamente inutile si sa tutto anche le cose più 
                    importanti come, ad esempio, il numero di foruncoli che 
                    abbelliscono i loro glutei, la misura del reggiseno o, 
                    anche, la loro opinione su tutte le questioni che non li 
                    riguardano e sulle quali sanno poco o nulla.
 Proprio recentemente, ad esempio, un'attricetta delle 
                    peggiori (epperò straordinariamente ben dotata per quanto 
                    riguarda carrozzeria ed accessori) è stata interrogata a 
                    lungo da centinaia di giornalisti su ogni argomento 
                    possibile dello sci bile umano: non è capitato per caso, è 
                    stato fatto apposta.
 Le è stata perfino chiesta una (autorevole) opinione 
                    sull'esistenza o meno della vita ultraterrena: confesso di 
                    averla vista confusa.
 D'altra parte non è stata colpa sua. Se ad una persona 
                    mediamente intelligente chiederete opinioni di tal calibro, 
                    ella tituberà e porrà mille "distinguo", se le chiederete ad 
                    uno scemo ve le darà per giorni e giorni senza alcuna 
                    riserva.
 Il suo sproloquio potrà essere fermato solo con l'aiuto di 
                    un bazooka o di una mitraglia. Cosi è accaduto in tale 
                    occasione. Ho seguito tutta la vicenda con estremo 
                    interesse: volevo appurare, fra un accavallare e scavallare 
                    di splendide cosce, se la bimba indossasse o meno gli slip.
 Non sono giunto ad una opinione certa: capita quasi sempre 
                    cosi, anche nella Storia del Pensiero, per ogni questione 
                    che potrebbe cambiare il mondo.
 Ringraziate proprio questo tipo di temperie culturale se, 
                    dopo l'enunciazione dei Dieci Comandamenti della corretta 
                    alimentazione, dovrete pipparvi (da to pip pip, pip verbo 
                    irregolare inglese) una serie di sostanziose spiegazioni.
 Solo qualche decennio fa vi avrebbero fatto imparare a 
                    memoria solo le enunciazioni e ve le avrebbero fatte 
                    recitare a Natale, Capodanno, Epifania, in tutte quelle 
                    solennità, insomma, dove la Festa dello Stomaco ha da tempo 
                    sostituito la festa dell'anima e degli affetti.
 Ricordate un antico, prezioso detto: "Non fate troppa festa 
                    al vostro stomaco se non volete che, prima o poi, sia lui a 
                    far la festa a voi." (Cosi parlò Zaratustra ed anche il 
                    vostro Autore preferito: praticamente un coro alpino).
 Il percorso sarà il seguente: ogni paragrafo riporterà uno 
                    dei principi enunciati nel precedente capitolo.
 Il paragrafo sarà poi chiosato con dovizia di scienza, 
                    nozioni, commenti e chi più ne ha più ne metta: tutti i 
                    particolari in cronaca.
 Orbene (orbene mi piace, dovremmo usarlo più spesso) 
                    cominciamo dal:
 7.1 Principio numero uno a - Se il bilancio energetico sarà in 
                    pareggio tenderemo a mantenere il peso iniziale.b - Se il bilancio energetico sarà in attivo tenderemo ad 
                    accumulare depositi adiposi.
 c - Se il bilancio energetico sarà in passivo tenderemo a 
                    utilizzare parte dei nostri materiali di riserva.
 I più colti fra i miei lettori (cioè tutti) 
                    tenderanno a storcere il naso: "Banalità, banalità, 
                    banalità! Ci aspettavamo ben altro da un Autore cosi 
                    spaventosamente fervido ed iconoclasta."Dopo aver loro rivolto un rispettoso invito perchè usino 
                    termini tali che anche il loro Autore preferito possa 
                    comprenderli senza l'ausilio di un Dizionario, proseguirò 
                    contestando con vigore che queste enunciazioni siano poi 
                    cosi scontate.
 Ho ancora nelle orecchie e (ahi!) negli occhi la voce di una 
                    balenottera di qualche centinaio di chili che, mostrandosi 
                    in tutto il suo splendore, mi riferiva che, a suo dire, 
                    tutto ciò che si vedeva, per ettari all'intorno, era 
                    null'altro che gonfio re.
 Rimase molto sconvolta nell'apprendere che io pensavo, al 
                    contrario, che tut to ciò che riempiva il nostro orizzonte 
                    non fosse null'altro che grasso e della qualità migliore: 
                    carne che, se ben cucinata, avrebbe potuto massicciamente 
                    contribuire alla sconfitta della fame nel mondo.
 Altri danno colpa della prominenza del loro stomaco, che a 
                    volte oscura il sole, a forme poco conosciute di aerofagia o 
                    ad una respirazione troppo profonda.
 Altri ancora pensano che ciò che li fa sembrare più simili a 
                    tendoni da circo che ad essere umani, sia l'acqua minerale 
                    gassata (la cosiddetta sindrome del pallon cino gonfio) e si 
                    ripromettono di passare, al più presto, all'acqua naturale.
 A nessuno di loro viene alla mente che ingozzarsi come 
                    maiali da ingrasso da mane a sera senza fare alcun tipo di 
                    movimento possa avere qualche parte, sia pure marginale, nel 
                    fenomeno di continua espansione che li affligge.
 Come altre volte ho ripetuto ognuno di noi è 
                    un universo e quindi ognuno di noi dovrà assumere 
                    quantitativi diversi di calorie a seconda di età, sesso, 
                    altezza, muscolatura, metabolismo di base, tipo di 
                    applicazioni e di vita ecc.Ma una cosa rimane comunque certa: ogni volta che assumeremo 
                    un quantitativo di calorie superiore al nostro fabbisogno, 
                    qualunque esso sia, l'eccesso verrà trasformato in materiale 
                    di riserva ed immagazzinato in attesa di tempi migliori.
 L'unico buon modo di eliminare le eccedenze caloriche prima 
                    che si trasformino (e vi trasformino) in rotoli di grasso 
                    sparsi per ogni dove è aumentare il movimento incrementando 
                    cosi il dispendio energetico.
 Ciò favorirà, fra l'altro, il miglioramento del tono 
                    muscolare, porterà enormi benefici ad articolazioni, 
                    legamenti, tendini (con alcune eccezioni che esaminere mo 
                    successivamente) e migliorerà assai la funzionalità di tutto 
                    il nostro sistema cardiovascolare.
 7.2 Principio numero due I materiali di riserva a disposizione del 
                    nostro organismo sono: 1 - Muscoli cioè materiale proteico2 - Grasso cioè materiale lipidico
 3 - Ossa che vengono intaccate solo in casi disperati
 I più attenti fra i lettori, probabilmente 
                    quelli del primo banco, si chiederanno se l'ordine di 
                    presentazione dei materiali di riserva corrisponda o no 
                    all'ordine del loro utilizzo. La risposta è: ebbene si! In 
                    caso di necessità il nostro organismo tenderà ad utilizzare, 
                    in condizioni normali, dapprima il materiale proteico e, 
                    successivamente, grasso e, soltanto in ca so di terremoti 
                    organici, ossa: questo essi dietologi non ve lo dicono mai. Ma alcuni lettori non sono ancora 
                    soddisfatti e si dimenano (forse orticaria?) sulle loro 
                    poltrone, chiedendosi con insistenza: "Che fine hanno fatto 
                    i carboidrati?"Una splendida domanda che fa loro onore e che rivela che...non 
                    hanno studiato abbastanza.
 I carboidrati, infatti, sono si riserve energetiche, ma lo 
                    sono nel breve periodo e vengono, in caso di necessità, 
                    consumati subito ove vi sia richiesta immediata di energia.
 Difficilmente una buona riserva di glicogeno (che nel 
                    migliore dei casi si aggira sui 500 grammi) aumenterà a 
                    dismisura il vostro peso corporeo.
 Allorquando vi sottoponete, astutamente, ad 
                    una dieta fortemente ipocalorica, il processo che si 
                    instaura è, indicativamente, il seguente: a - Il vostro organismo crede, in un primo 
                    momento, che siate impazziti, ma che finirete presto per 
                    rinsavire: ha, insomma come la vostra mamma, ancora fiducia 
                    in voi. Nel frattempo incomincia a scaricare un po' di 
                    liquidi sperando in una pronta reidratazione: voi perdete un 
                    po' di peso e siete felici. b - Quando il vostro corpo avverte che non 
                    vi siete ancora convertiti e che continuate a perseguire 
                    l'intento di suicidarvi, poichè ha bisogno di energia per 
                    poter funzionare e voi non gliela fornite, la prende, 
                    esaurite le riserve di carboidrati, dove può ed inizia ad 
                    intaccare la massa proteica cioè i muscoli. Voi perdete 
                    altro peso e...siete felici. c - La diminuzione di massa proteica fa 
                    abbassare drasticamente il metabolismo di base il che 
                    significa che, a parità di altre condizioni, per perdere 
                    altro peso dovrete ancora diminuire l'assunzione di calorie, 
                    ricadendo cosi ancora nella situazione b. In più, bruciando 
                    massa magra, otterrete poca energia e molti cataboliti,cioè 
                    pericolose deiezioni metaboliche assai tossiche. d - Il vostro organismo ormai non ha più 
                    fiducia nella vostra saggezza (come possiamo dargli torto?) 
                    e cerca di correre ai ripari cercando di farvi spreca re 
                    meno calorie per riportare in pareggio il bilancio 
                    energetico. Ottiene questo scopo usando tutte le armi a sua 
                    disposizione: d1 - Vi circonda di un' aura di continua 
                    spossatezza: voi vi muovete sempre meno, sprecate sempre 
                    meno energie, peggiorando cosi il tono muscolare. d2 - Persegue poi selvaggiamente il suo 
                    scopo affliggendovi con mali di testa e vertigini che 
                    riducono ancora la vostra già scarsa mobilità. d3 - Gioca ancora più scorrettamente 
                    togliendovi stimoli ed aneliti sessuali il che significa 
                    altro risparmio calorico e liti furibonde con la vostra (od 
                    il vostro) partner che vi dicono chiaramente che se credete 
                    che si siano accompagnati con voi solo per l'acutezza del 
                    vostro, si fa per dire, cervello, avete sbagliato tutto 
                    nella vita. d4 - Fa in modo di assolvere a tutte le 
                    funzioni di tipo vegetativo risparmiando, dove e quando può 
                    e se è possibile, ancora energia. e - La minore assunzione di nutrienti porta 
                    ineluttabilmente ad una drastica diminuzione del vostro 
                    metabolismo di base il che significa, ad esempio, che se 
                    prima dei reiterati tentativi di suicidio, assumendo 2500 
                    calorie giornaliere mantenevate senza fatica il vostro peso, 
                    le stesse calorie assunte ora, aggiungeranno altri rotoli di 
                    grasso ai vostri fianchi opimi ed ad altri luoghi su cui 
                    sorvolare pare talora bello. 
                    Le calorie 
                    bruciate dal nostro organismo per poter sopravvivere (vita 
                    vegetati va- metabolismo di base) sono consumate quasi 
                    esclusivamente dal tessuto muscolare. 
                     
                    Inoltre 
                    (Attenzione! Attenzione!) il nostro organismo reagirà ad una 
                    minore as sunzione di calorie con un rallentamento del 
                    metabolismo di base. 
                     
                    In altre 
                    parole ciò significa che (Attenzione!) il nostro organismo 
                    brucerà più calorie quando ci alimenteremo di più, e brucerà 
                    meno calorie allorquando assumeremo una quantità minore di 
                    nutrienti. 
                     
                    Il 
                    rallentamento del metabolismo basale, pur non essendo 
                    immediato, interviene entro un lasso di tempo assai breve 
                    che, a seconda di età, sesso, doti genetiche, doti 
                    bio-chimiche, ambiente, abitudini ecc. si può indicare in un 
                    intorno di quattro - sei giorni.
                    
                     
                    Questo è 
                    uno dei problemi fondamentali per tutti coloro che devono 
                    affrontare un particolare regime alimentare per perdere una 
                    parte del grasso corporeo in eccesso: vedremo come 
                    risolverlo nel prossimo capitolo. 
                     
                    
                    Ovviamente, di ciò che abbiamo appena detto, nessuno vuole 
                    tener conto: non essi dietologi che, al disturbo di dover 
                    percepire la parcella, non vogliono aggiungere complicazioni 
                    di alcun genere, non essi pazienti che vogliono solamen te 
                    illudersi ed essere illusi e, se possibile, anche essere 
                    bastonati duramente. 
                     
                    Una gran 
                    parte delle spiegazioni che questo paragrafo meriterebbe, 
                    sono già state fornite al paragrafo precedente: 7.2.
                    
                     
                    Rileggerlo 
                    non potrà arrecarvi alcun danno, anzi. 
                     
                    7.4 
                    Principio numero quattro: un'altra strofa della stessa 
                    canzone. 
                     
                    Il nostro 
                    organismo si affeziona moltissimo al grasso di riserva e 
                    cerca di preservarlo ad ogni costo. 
                     
                    In caso di 
                    necessità sacrificherà, piuttosto, il tessuto muscolare.
                    
                     
                    Commenterò 
                    insieme quarto e sesto principio perchè gli argomenti 
                    trattati sono, per più di un verso, complementari.
                    
                     
                    Attendere 
                    un poco migliorerà la vostra pazienza e la mia propensione a 
                    farvi partecipi di segreti che potranno sconvolgere il 
                    mondo. Forse. 
                     
                    7.5 
                    Principio numero cinque. 
                     
                    Il tessuto 
                    muscolare (idrato) contenendo molta acqua, pesa assai di più 
                    del grasso che ne contiene pochissima e che perciò è detto 
                    anidro. 
                     
                    Il primo 
                    segnale che una qualche dieta è spaventosamente sbagliata è 
                    proprio il rapido decremento del peso corporeo. Vediamo 
                    insieme perchè. 
                     
                    Come 
                    vedremo diffusamente al successivo paragrafo 7.6  il cammino 
                    che si de ve percorrere per diminuire la percentuale di 
                    grasso corporeo è assai periglioso e, soprattutto, è una 
                    sorta di pellegrinaggio che si può svolgere solamente, a si 
                    miglianza di quello che accadeva nel Medioevo, in tempi 
                    lunghi o lunghissimi. 
                     
                    Supponiamo 
                    dunque che stiate seguendo una dieta ipocalorica che riduca 
                    il vostro peso in maniera sensibile in pochissimi giorni.
                    
                     
                    Ragioniamo 
                    insieme: 
                     
                     1 - E' 
                    possibile che parte del peso perduto sia dovuto alla 
                    diminuzione dei liquidi corporei. E' evidente che la dieta è 
                    non solo pericolosa, ma anche inutile: voi non dovete 
                    perdere preziosa acqua che verrà presto comunque 
                    reintegrata, ma dovete perdere grasso! 
                     
                    2 - Per 
                    quanto leggerete al successivo paragrafo 7.6 non state 
                    perdendo grasso, se non in minima parte: il grasso pesa poco 
                    e perderlo implica sempre il trascorrere di tempi lunghi o 
                    lunghissimi. 
                     
                    3 - Quindi 
                    (orrore!) state proprio perdendo solidi muscoli: la veloce 
                    perdita di peso è proprio dovuta al fatto che la parte più 
                    pesante del vostro corpo (appunto il tessuto proteico) se ne 
                    sta andando, abbassando cosi, come avete appreso da tempo, 
                    il vostro metabolismo basale. 
                     
                    Orbene, 
                    ogni qualvolta qualcuno (o qualcosa: vedi per tutti essi 
                    dietologi) vi promette dimagramenti rapidi e massicci, tipo 
                    tre chili in tre giorni, dieci chili in ventitre giorni e 
                    via turlupinando, afferrate il martello più pesante che 
                    trovate e percuotetelo forte sugli alluci: almeno per 
                    qualche tempo non potrà portare dattorno la sua cattiva 
                    novella. Tagliategli, se potete, anche i fili del telefono.
                    
                     
                    Purtroppo 
                    non potrete fare lo stesso con televisioni e riviste che si 
                    occupano, a loro dire, di salute: potete, però, o cambiare 
                    velocemente canale o smettere di acquistare gli scritti 
                    perniciosi e farvi imitare da tutti i vostri amici.
                    
                     
                    Ricordate 
                    che, come possono raccontarvi idiozie poderose sulle diete, 
                    lo possono anche fare per qualsiasi altro argomento, 
                    cellulite inclusa. 
                     
                    7.6 
                    Principio numero sei. 
                     
                    Le riserve 
                    di grasso possono essere bruciate (mobilizzate, 
                    metabolizzate) secondo leggi ben precise che ora vedremo.
                    
                     
                    In ogni 
                    caso queste riserve saranno metabolizzate soltanto se 
                    saranno presenti gli idrati di carbonio (glucidi, 
                    carboidrati).
                    
                     
                    Chi avrà 
                    letto con attenzione il secondo volume di questa stessa 
                    serie Quaderni di fitness, (dedicato alla descrizione delle 
                    Capacità condizionali: Forza, Velocità, Resistenza) 
                    ricorderà che la ricerca della resistenza passava 
                    necessariamente per una strada obbligata: carichi lievi, 
                    ripetizioni elevate. 
                     
                    La stessa 
                    strada va percorsa da tutti coloro che vogliono, attraverso 
                    il movimento, giungere ad una maggior mobilizzazione dei 
                    lipidi (grassi).
                    
                     
                    Vediamone 
                    la ragione esaminando uno dei modi più comuni usati dal 
                    genere umano e per traslocare e per allenare il corpo: la 
                    corsa. 
                     
                    1 - Primo 
                    stadio. 
                     
                    Iniziamo a 
                    correre lentamente: i battiti cardiaci aumenteranno 
                    progressivamente e lentamente si stabilizzeranno. Il ritmo 
                    della corsa verrà poi incrementato: i battiti di nuovo 
                    aumenteranno e, dopo il normale assestamento, rimarranno di 
                    nuovo stabili fino a che il carico, sia interno che esterno, 
                    verrà mantenuto costante.E' ovvio che stiamo consumando 
                    energia, ma questa energia non viene attinta dai lipidi 
                    (grassi), ma dai depositi di carboidrati che il nostro 
                    organismo ha immagazzinato, soprattutto in muscoli e fegato, 
                    sotto la forma di glicoso e di glicogeno. (Vedi anche il 
                    paragrafo 7.2 di questo stesso volume, ed il secondo volume 
                    della Collana Quaderni di fitness). 
                     
                    Questo 
                    quantitativo è irrisorio (circa 500 grammi) e, comunque, 
                    perderlo non vi servirà per ridurre il vostro peso corporeo 
                    in quanto dovrà essere immediatamente riimmagazzinato non 
                    appena le condizioni esogene ed endogene lo consentiranno.
                    
                     
                    Il 
                    fenomeno dell'utilizzazione dei carboidrati (idrati di 
                    carbonio - glucidi) si protrae per un lasso di tempo che si 
                    aggira intorno ai venti minuti: in questo periodo la 
                    metabolizzazione dei grassi è pressochè nulla o assai 
                    scarsa. E' evidente, quindi, (per quanto riguarda la ricerca 
                    della diminuzione della percentuale di grasso corporeo) 
                    l'inutilità di correre in modo selvaggio per dieci o 
                    quindici minuti e poi fermarsi di botto: ciò potrà essere 
                    utile per migliorare la funzionalità del vostro sistema 
                    cardiovascolare o per procurarvi un infarto di qualità 
                    assolutamente superiore. 
                     
                    2 - 
                    Secondo stadio 
                     
                    Sono 
                    trascorsi ormai venti minuti dall'inizio della corsa e 
                    stiamo galoppando indomiti per monti e per valli con il 
                    cuore che sta cercando di schizzare fuori dalle nostre 
                    orbite dilatate. 
                     
                    "Ecco che 
                    ci siamo" esclameranno i lettori più attenti, sdraiati 
                    mollemente  nella loro poltrona più comoda: "Stiamo 
                    cominciando a perdere grasso". Chi ha letto e studiato a 
                    memoria il Secondo volume di questa serie (appena nominato) 
                    sa che può anche non essere vero. Vediamo il perchè 
                    distinguendo due casi strettamente collegati al numero di 
                    battiti che il nostro cuore gorgheggia minuto per minuto.
                    
                     
                    Una 
                    premessa importante, necessaria per comprendere tutto ciò 
                    che fra poco verrà esposto: Il massimo numero di battiti 
                    cardiaci che ognuno di noi può teoricamente raggiungere in 
                    un minuto è pari a:  220  meno la propria età 
                    dove duecentoventi rappresenta il numero massimo di battiti 
                    che possono essere raggiunti, normalmente, dal cuore di un 
                    neonato. 
                     
                    Sappiamo 
                    cosi, in teoria, che: 
                     
                     Il 
                    massimo numero di battiti-minuto per una creatura di 20 anni 
                    sarà:      200 
                    
                     
                         "      
                    "             "       "          "     
                    “     "     "         "      
                    "  30 anni sarà:      190 
                    
                     
                         "      
                    "             "       "         
                    "      “      "     "        
                    "       " 40 anni sarà:      180
                    
                     
                    e via 
                    conteggiando. 
                     
                    In realtà 
                    la formula è un poco più complicata, ma per quanto a noi 
                    serve, quella che abbiamo usato va benissimo, sempre, però, 
                    tenendo conto che i valori  effettivi possono anche essere 
                    un poco diversi da individuo ad individuo, a seconda di 
                    sesso, età, doti genetiche e biochimiche, temperatura, 
                    ambiente e, soprattutto allenamento 
                     
                    Siamo ora 
                    in grado di proseguire nell'esposizione dei due casi 
                    annunciati, per osservare che cosa accade dopo che siano 
                    trascorsi i primi venti mìnuti. 
                     
                    Primo 
                    caso. 
                     
                    Abbiamo 
                    vent'anni e stiamo galoppando forsennatamente: il nostro 
                    cardiofrequenzimetro ci informa che il nostro cuore pulsa 
                    fra i 150 ed 170 battiti al minuto, pari al 75% - 85% del 
                    nostro massimo teorico che è 200. 
                     
                    Ci stiamo 
                    allenando con impegno, è vero, ma questo tipo di allenamento 
                    favorirà soprattutto il miglioramento di tutti i parametri 
                    collegati con il sistema cardiovascolare, e solo in minima 
                    parte, la perdita di grasso corporeo. 
                     
                    (Scoperte 
                    ed opinioni abbastanza recenti tendono, però, a contestare 
                    in parte questa affermazione)   
                    
                     
                    A questo 
                    punto possiamo già giugere ad  una prima conclusione: Se 
                    vogliamo migliorare i parametri collegati con il nostro 
                    sistema cardiocircolatorio, dovremo mantenere, durante 
                    l'allenamento, i battiti cardiaci fra il settantacinque e 
                    l'ottantacinque per cento del massimo battito cardiaco 
                    teorico. Raggiungere valori superiori può essere assai 
                    pericoloso e anche, talora, mortale.
                    
                     
                    
                    Raggiungere valori inferiori ci fa scivolare nel: 
                    
                     
                    Secondo 
                    caso. 
                     
                    Abbiamo 
                    sempre vent'anni, siamo ben zavorrati con solida ciccia, e 
                    stiamo solo trottando: il nostro cardio-frequenzimetro ci 
                    informa che il nostro cuore pulsa attorno ai 120-150 battiti 
                    al minuto pari al 60% - 75% del nostro massimo teorico che è 
                    sempre 200. 
                     
                    Ebbene si! 
                    Stiamo proprio facendo la cosa giusta: stiamo metabolizzando 
                    lipidi (grassi)! 
                     
                    Possiamo 
                    ora fare una seconda affermazione: Se vogliamo giungere alla 
                    metabolizzazione dei lipidi dovremo mantenere il battito 
                    cardiaco fra il 60% ed il 75% del massimo battito cardiaco 
                    teorico. Raggiungere valori superiori ci farà ricadere nel 
                    primo caso.Raggiungere valori inferiori porterà, a seconda 
                    delle evenienze, ad una mobilizzazione dei grassi inferiore 
                    o pressochè nulla. 
                     
                    Come i più 
                    acuti di voi avranno certamente notato, riuscire a 
                    mobilizzare i lipidi non è stato facile proprio perchè il 
                    nostro organismo tende a difenderli ed a conservarli in 
                    tutti i modi, leciti ed illeciti (vedi anche il paragrafo 
                    7.4).
                    
                     
                    Per 
                    metabolizzare i grassi (lipidi), infatti, abbiamo dovuto:
                    
                     
                    1 - 
                    Correre dapprima per venti minuti per esaurire le riserve di 
                    glicoso e di glicogeno. 
                     
                    2 - 
                    Correre poi ancora per un bel tratto controllando 
                    accuratamente che i battiti cardiaci rimanessero in un range 
                    del 60% - 75% del nostro massimo battito cardiaco teorico. 
                    Una domanda che, lo so, urge nella gola dei miei lettori più 
                    voluminosi e più pigri è: "Abbiamo capito benissimo tutto. 
                    Ma quante calorie avremo perso dopo aver galoppato un'ora 
                    come forsennati?"
                    
                     
                    Ragazzi, 
                    reggetevi forte, a meno che non siate già seduti: dal fronte 
                    cattive noti zie.Il dispendio calorico si aggira (a seconda 
                    di sesso, età, stile di corsa, temperatura interna ed 
                    esterna, tipo di abbigliamento, abilità nell'esercizio, 
                    allenamento e via distinguendo) fra 0,9 e 1,2 chilocalorie 
                    per chilogrammo di peso e per chilo metro percorso, 
                    calcolando anche gli attriti. 
                     
                    Ciò 
                    significa che una persona di ottanta chilogrammi che 
                    percorra in un'ora di corsa 9 chilometri (seguendo con 
                    attenzione le indicazioni appena fornite) avrà un dispendio 
                    calorico totale, compresi gli attriti, che si porrà fra:
                    
                     
                    0,9  x 
                    80  x  9  =   648 
                    chilocalorie       e     1,2  x  
                    80  x  9  =   864 chilocalorie
                    
                     
                    il che 
                    significa la perdita complessiva di nemmeno cento grammi di 
                    grasso cor poreo (nel primo caso assai meno!) 
                     
                    "Orrore" 
                    esclameranno i miei lettori più sferici aggiungendo a questa 
                    esclama zione assolutamente civile, altre aggiunte meno 
                    civili dopo avere allontanato i bimbi più piccoli che non 
                    frequentano ancora gli asili.
                    
                     
                    Per gli 
                    altri non ci sono problemi: durante le gioiose ore di 
                    frequentazione avranno, di certo, imparato a memoria 
                    invettive anche peggiori.. 
                     
                    Orrore si, 
                    ma fino ad un certo punto, se pensate che, soltanto correndo 
                    tre volte per ogni settimana, alla fine di un anno potrete 
                    aver perso qualche cosa come quindici chilogrammi di grasso 
                    sempre che le assunzioni di nutrienti si manten gano ai 
                    livelli normali e non trasmodino in abbuffate senza pietà né 
                    religione. 
                     
                    Come ho 
                    cercato di farvi capire dall'inizio di questo libro (e della 
                    Collana: Quaderni di fitness) l'unico modo per ottenere 
                    risultati duraturi e salutari è soltanto quello di tenere un 
                    insieme di comportamenti razionali e corretti per ogni 
                    giorno della nostra vita e per tutta la nostra vita, magari 
                    con qualche estemporanea trasgressione. Quindi possiamo 
                    concludere che: 
                     
                    ---Per 
                    ottenere risultati duraturi dovremo tenere comportamenti 
                    duraturi --- 
                     
                    Il metodo 
                    opposto (continue trasgressioni, con qualche estemporanea 
                    puntata nel razionale) non porta, non ha mai portato e non 
                    porterà mai ad alcun risultato in termini di miglioramento 
                    di intelligenza, salute, amore,  peso, aspetto. 
                    
                     
                    La perdita 
                    di grasso corporeo potrà avvenire, poi, se assumerete (come 
                    ragione comanda) la vostra normale razione di idrati di 
                    carbonio: ecco perchè le diete che limitano in maniera 
                    drastica l'assunzione di pasta, riso ecc. sono al livello 
                    più basso di idiozia. 
                     
                    Ricordiamo 
                    poi che (Attenzione!) i carboidrati hanno valenze caloriche 
                    assolu tamente paragonabili ai protidi: vanno soltanto 
                    assunti (Attenzione!) come ve dremo nella parte propositiva 
                    del testo, secondo criteri razionali ed in periodi 
                    particolari della nostra giornata. 
                     
                    Dopo il 
                    grido: "No alle diete che eliminano gli idrati di carbonio. 
                    Sono assolutamente demenziali!" eccovi, proprio qui di 
                    seguito, una ampia, deliziosa, appetitosa spiegazione. Un 
                    consiglio: incomiciate, da subito, a leccarvi le labbra.
                    
                     
                    1 - 
                    La 
                    demolizione dei glucidi (idrati di carbonio) può 
                    avvenire sia per via aerobica sia per via 
                    anaerobica. 
                     
                    2 - 
                    La 
                    demolizione degli acidi grassi (lipidi. trigliceridi)
                    può avvenire soltanto per una via: quella aerobica.
                    
                     
                    3 - In 
                    ogni caso 
                    la via 
                    aerobica per la demolizione sia dei glucidi che degli
                    acidi  grassi, si dipana per il passo obbligato 
                    dell'acido ossalacetico che, appena prima dell'ingresso 
                    nel Ciclo di Krebs, è un tipico prodotto della demolizione
                    degli idrati di carbonio.Attraverso queste tre 
                    affascinanti considerazioni e aiutandovi con il disegno n... 
                    alla pagina... avrete già capito (e lo potrete perfino 
                    spiegare al dietologo che, con ogni probabilità, sta 
                    cercando di farvi la pelle) perchè sia cosi fondata 
                    l'in vettiva che abbiamo ormai più volte lanciato contro le 
                    diete ipocaloriche, massi me quelle prive di carboidrati.
                    
                     
                    Per tutti 
                    coloro che non abbiano dimestichezza con questo tipo di 
                    fanciullaggi ni, cercherò di spiegare tutto in un modo 
                    ancora più semplice. 
                     
                    Due amici 
                    Marco (glucidi) e Matteo (acidi grassi) devono 
                    recarsi entrambi a Roma (Ciclo di Krebs), ma soltanto 
                    Marco ha patente ed autovettura (acido ossalacetico).
                    
                     
                    Supponiamo 
                    anche – in Italia è la norma - che ci sia uno sciopero 
                    generale di tutti gli altri mezzi di locomozione, risciò 
                    compresi. 
                     
                    E' ovvio 
                    che o Matteo (acidi grassi, trigliceridi) andrà a 
                    Roma (Ciclo di Krebs) con Marco (glucidi, idrati 
                    di carbonio, carboidrati) usando la vettura di Marco (acido 
                    ossalacetico) o se Marco, putacaso, dovesse ammalarsi o, 
                    peggio, defun gere, Matteo non potrà in ogni caso andare 
                    a Roma. 
                     
                    Alla fine 
                    di questa (splendida) parabola possiamo ancora una volta 
                    affermare che gli acidi grassi possono essere 
                    demoliti attraverso la via aerobica del Ciclo di 
                    Krebs (ricordiamo che è l'unica via che si possono 
                    permettere!) soltanto se (Attenzione, attenzione, 
                    attenzione!) sarà presente l'acido ossalacetico 
                    il qua le esisterà soltanto se saranno anche presenti
                    i glucidi. 
                    
                     
                    Se potessi 
                    permettermi di citare uno dei più grandi tra i surrealisti 
                    francesi, ose 
                     
                    rei dire 
                    con lui:
                    
                     
                    "Bello 
                    come il fortuito incontro, su di un tavolo operatorio, di 
                    una macchina da cucire e di un ombrello." Non vi pare?
                    
                     
                    Se avremo 
                    bisogno di energia (sports, impegni faticosi, 
                    passeggiate, corsa, tutte le applicazioni di tipo 
                    aerobico insomma) dovremo assumere una quantità 
                    maggiore di carboidrati. 
                     
                    Un 
                    esperimento che chiunque di voi può fare - io l'ho fatto più 
                    volte - è il se guente: 
                     
                    1 - 
                    
                    Fissate un percorso standard che possiate percorrere 
                    agevolmente in un'ora     di corsa. Poniamo che il percorso 
                    misuri dodici chilometri. 
                     
                    2 - 
                    Per i 
                    tre giorni che precedono la prova assumete solo protidi e 
                    lipidi eliminando completamente gli idrati di carbonio 
                    e...provate a correre. I risultati saranno assai modesti: o 
                    impiegherete più di un'ora, oppure per mantenervi nei 
                    tempi previsti arriverete spossati al termine della 
                    corsa,proprio perchè avete usato il carburante 
                    sbagliato. 
                     
                    3 - 
                    
                    Provate ora ad assumere, sempre nei tre giorni precedenti,
                    soltanto idrat idi carbonio.Il risultato, a parità di 
                    tutti gli altri fattori, sarà entusiasmante: o impiegherete, 
                    per percorrere i dodici chilometri, assai meno di un'ora,
                    oppure termine rete la corsa senza ombra di stanchezza. 
                    Questa volta avete proprio usato, per una volta nella vita, 
                    il carburante più adatto. 
                     
                    Questo 
                    fenomeno sarà ripreso e più diffusamente spiegato quando 
                    tratteremo di "Alimentazione e sports" 
                    
                     
                    In 
                    particolare parleremo di ricarica dei carboidrati un 
                    buon sistema per non rimanere senza carburante ad alto 
                    numero di ottani proprio nel mezzo di una lunga o 
                    lunghissima performance. 
                     
                    Ricordiamo 
                    che la corsa è solamente un esempio: lo stesso 
                    fenomeno riguarderà tutte le cosiddette discipline 
                    aerobiche, quelle discipline, cioè, che impegna no a 
                    lungo ed a fondo il nostro sistema cardiovascolare come:
                    
                     
                    maratona, 
                    marcia,
                    ciclismo, calcio, nuoto di durata, canottaggio sulle 
                    lunghe distanze, corsa prolungata, maratone aerobiche 
                    (quelle in cui persone dissennate si cimentano saltando e 
                    dimenandosi per ore ed ore accompagnate da ritmi frenetici 
                    che scambiano per musica) e via sudando senza 
                    remissione alcuna. 
                     
                    Se dovremo 
                    migliorare tono e/o massa muscolare dovremo assumere 
                    una quantità maggiore di proteine. 
                     
                    E' 
                    evidente che, poichè  per ottenere tono e massa più 
                    consistenti dovremo compiere un lavoro più impegnativo,
                    avremo bisogno di più energia: dovremo, quindi, 
                    assumere necessariamente anche una maggior quantità di 
                    carboidrati. 
                     
                    Il tipico 
                    lavoro per aumentare tono e massa muscolare si basa, di 
                    norma, (come abbiamo visto diffusamente nel secondo volume 
                    della Collana "Quaderni di fitness" dedicato 
                    alle Capacità condizionali) sull'uso di carichi 
                    elevati che devo no essere vinti un limitato numero di 
                    volte. 
                     
                    Questo 
                    lavoro produce distruzione di materiale proteico che 
                    il nostro corpo ripristinerà sovracompensando solo 
                    nel caso, però, possa disporre del materiale necessario: 
                    nutrienti di origine proteica. 
                     
                    Allo 
                    stesso modo un muratore potrà rifare, migliorandone la 
                    stabilità, un muro abbattuto se avrà a disposizione mattoni 
                    di qualità adeguata e in quantità sufficiente. 
                    
                     
                    Nella 
                    parte dedicata ad "Alimentazione e sports" parleremo 
                    anche di questo problema non certo marginale. 
                     
                    Chi si è 
                    dedicato a questo tipo di pratiche per necessità (Pesisti, 
                    lanciatori, velo cisti ecc.) per malintesa vanità (i 
                    bodybuilders esasperati) o per migliorare figura e 
                    prestazioni (i normali praticanti fitness), sa per 
                    esperienza che, per essere ingrado di sollevare decine e 
                    decine di tonnellate ad ogni seduta, bisogna essere in 
                    possesso, oltre che di una pazienza sovrumana, di una  
                    energia sufficiente: ancora idrati di carbonio. 
                     
                    Come 
                    diremo ancora più e più volte gli idrati di carbonio 
                    (alla faccia di essi die 
                     
                    tologi, di 
                    riviste inaffidabili – quasi tutte- di stupide rubriche 
                    televisive e di ami ci ben disposti) devono formare la 
                    base fondamentale di ogni tipo di dieta, mas sime di 
                    quelle che riguardano tutti coloro che praticano sport  sia 
                    a livello professionistico, sia a livello amatoriale.
                    
                     
                    
                    Tendenzialmente si può affermare che i tre tipi di nutrienti 
                    (protidi - lipidi - glu 
                    
                    cidi) 
                    andrebbero assunti in proporzione: 1 - 2 - 4 il che 
                    significa che se assume remo il 15%  di protidi, 
                    dovremo assumere il 30% di lipidi ed il 60% di 
                    glucidi. 
                     
                    Sento già 
                    dei clamori lontani e qualche vicina, impietosa 
                    sghignazzata: l'Auto re, forse in preda ad ebbrezza, non ha 
                    calcolato che (15 + 30 + 60) portano ad un totale del
                    105%! 
                     
                    Proprio 
                    qui vi volevo: bisogna proprio eliminare cinque unità 
                    che toglieremo (ça va sans dire direbbero i nostri 
                    amici franciosi) ovviamente dai grassi.  
                    L'unico 
                    modo per evitare di perdere tessuto magro (muscoli, 
                    tessuto proteico) è quello di esercitarlo assiduamente
                    alimentandolo, nel contempo, in maniera adeguata.
                    
                     
                    Su questo 
                    principio ormai ovvio non ci dilungheremo: abbiamo 
                    certamente stu 
                    diato (quasi) a memoria i paragrafi precedenti che sono le 
                    necessarie premesse per giungere a questa conclusione.
                    
                     
                    Noteremo 
                    soltanto che appare assai difficile contemperare esigenze 
                    cosi diverse come perdere grasso (il che significa 
                    più movimento e/o meno nutrienti) e mantenere 
                    o migliorare massa e tono muscolare. 
                     
                    La cosa, 
                    però, non è impossibile come più innanzi vedremo. 
                    
                    Per perdere grasso in modo stabile, senza poi riacquistarlo, 
                    è assolutamente necessario (o almeno consigliabile) 
                    aumentare la percentuale di peso muscolare. 
                     
                    Anche le 
                    migliori trasmissioni televisive sulla salute e sul 
                    mantenimento del pe so corporeo e cosi riviste e giornali 
                    (non tutti da buttare) mi hanno sempre sor preso per una 
                    grave mancanza di base: gli scarsi, distratti accenni al 
                    movimento non solo come mezzo fondamentale per 
                    riuscire a diminuire la percentuale di grasso corporeo,
                    ma anche come fattore imprescindibile per poi 
                    mantenere i ri sultati raggiunti. 
                     
                    Abbiamo 
                    già più volte notato come all'adozione di dissennate diete 
                    ipocalori che, faccia sempre riscontro una netta 
                    diminuzione del metabolismo di base con conseguente 
                    veloce ripristino e, addirittura, peggioramento della 
                    situazione preesistente di sovrappeso: grasso che si 
                    aggiunge ad altro grasso. 
                     
                    Ciò non 
                    avverrebbe (o non sarebbe avvenuto) se: 
                     
                    1 - 
                    
                    Avessimo accompagnato una dieta razionale con un adeguato 
                    esercizio fisico.
                    
                     
                    2 - 
                    Subito
                    dopo il raggiungimento di un corretto peso corporeo, 
                    avessimo immediatamente iniziato a praticare esercizi 
                    fisici atti a favorire il miglioramento o il 
                    mantenimento sia di un ottimo tono muscolare che 
                    cardiovascolare. 
                     
                    Mi ha 
                    sempre sbalordito, infatti, sentire professori piuttosto 
                    noti, non solo parlare di medicinali come uno dei 
                    mezzi per ottenere una diminuzione del peso corporeo, ma  
                    consigliare altri medicinali per il successivo 
                    periodo di mantenimento,
                    
                    quando 
                    basterebbe consigliare moto, moto e ancora moto che 
                    coinvolgendo tutte le strutture corporee, renderebbe assai 
                    più sano e funzionale il nostro orga nismo, proprio mentre 
                    stiamo perdendo grasso superfluo. 
                     
                    Anche se 
                    si trovasse qualche modo per perdere grasso in maniera 
                    stabile senza aumentare la quantità di uscite 
                    attraverso un incremento del movimento, (oggi si parla di un 
                    enzima chiamato chitina) avremmo risolto solo un 
                    problema. 
                     
                    Rimarrebbe 
                    irrisolto quello più importante: il miglioramento 
                    della salute che si potrà ricercare soltanto 
                    attraverso l'uso più costante e razionale di tutto il nostro 
                    corpo. 
                    
                     
                    Pochi 
                    hanno capito, quasi nessuno in Italia, che fare del 
                    movimento ogni giorno dovrebbe essere considerato alla 
                    stregua dell'igiene personale: non possiamo la
                    
                    varci i denti (ed anche il resto del nostro corpo adiposo) 
                    solo a Natale o a Pa squa.
                    
                     
                    Allo 
                    stesso modo non possiamo fare del movimento solo nei 
                    quindici giorni l'an no in cui andiamo a farci rapinare in 
                    Centri o in Villaggi turistici dove il cliente è visto come 
                    una mucca (pazza) di razza non sempre pregiata, pronta per 
                    essere munta. 
                     
                    Anche il 
                    cosiddetto exploit della domenica  serve a nulla se 
                    non a metterci in 
                    ogni genere di pericoli: muscolari, tendinei, 
                    cardiovascolari.
                    
                     
                    Non si può 
                    imporre ad un organismo abitualmente sedentario una 
                    passeggiata in montagna di alcune ore o una corsa di dieci o 
                    venti chilometri, senza pregiu dicare il corretto 
                    funzionamento di tutti gli apparati corporei. 
                     
                    Non a caso 
                    la maggior parte dei traumi dovuti alla pratica dello sci 
                    da discesa (uno degli sports più pericolosi in assoluto) 
                    capitano proprio agli sciatori della
                    domenica.
                    
                     
                    Anni fa, 
                    nella mia città, si svolgeva nei primi giorni di maggio, una 
                    singolare competizione denominata Venti miglia 
                    corrispondenti, come ben sapete, a circa 33 chilometri.
                    
                     
                    Il 
                    percorso era piuttosto spaventoso e comprendeva anche salite 
                    impegnative al cune delle quali vantavano pendenze che 
                    superavano il 20%, praticamente un muro.
                    
                     
                    I 
                    partecipanti erano molti, i livelli di efficienza fisica i 
                    più disparati, ma tutte le persone ragionevoli cercavano di 
                    avvicinarsi alla gara in buone condizioni, ini ziando la 
                    preparazione almeno due mesi prima. 
                     
                    Tutti 
                    dico, ma non gli sportivi della domenica che 
                    arrivavano alla partenza gras 
                    si, allegri, già ansimanti e vocianti per poi essere 
                    portati via dalle ambulanze dopo pochi chilometri di 
                    vacillanti sgambate.
                    
                     
                    E' 
                    evidente che più movimento ogni giorno (o almeno 
                    tre-quattro volte la setti mana) significa ottenere
                    muscoli più tonici che, pesando assai di più rispetto 
                    al grasso perduto, faranno aumentare il nostro peso 
                    elevando cosi il nostro meta bolismo di base: questa è 
                    la via da seguire, invero assai semplice. 
                     
                     
                    
                     
                    Un quesito 
                    che pongo spesso ad allievi ed amici (non sempre agli 
                    stessi, ovviamente) è il seguente: 
                     
                    "Chi 
                    consuma, secondo voi, più calorie nel corso di (poniamo) una 
                    settimana: i bodybuilders o i forsennati praticanti di 
                    ginnastiche aerobiche?" 
                     
                    Le 
                    risposte, date, talora, anche con qualche po' di 
                    sufficienza, sono quasi tutte  concordi: " Ovviamente 
                    i praticanti di ginnastiche aerobiche!" 
                     
                    Miei cari, 
                    volonterosi ragazzi dabbene (da "dabbene", ricordiamolo, 
                    deriva "dabbennaggine") avete, ancora una volta 
                    fornito una risposta profondamente, ineluttabilmente, 
                    tragicamente  errata!  Vediamo insieme 
                    perchè. 
                     
                    I 
                    dissennati praticanti di ginnastiche aerobiche (oltre a 
                    correre taluni rischi di non poco conto di cui prima o poi 
                    vi parlerò attirandomi, quasi certamente, tur bini di 
                    malevolenza e  di maledizioni) consumeranno di certo in 
                    ogni  ora di pratica della loro disciplina, più calorie 
                    di quante ne consumi un bodybuilder nello stesso periodo.
                    
                     
                    Il 
                    metabolismo dell' animalis aerobicus  rimarrà poi 
                    ancora accelerato per qual che tempo bruciando ancora in 
                    allegria un buon numero di calorie.
                    
                     
                    Ma l'aerobic-man
                    non aerobicherà in continuazione, non può aerobicare in 
                    eter 
                    no: prima del suo cuore cederebbero, quasi certamente, i 
                    suoi timpani e la pa zienza dei suoi vicini di 
                    condominio. 
                     
                    Il 
                    bodybuilder, talora muscolato anche in modo spaventoso, 
                    brucerà una eleva ta quantità di calorie in continuazione, 
                    anche quando riposerà o dormirà e que sto (e non è 
                    poco!) senza fare alcun rumore: sono proprio i suoi 
                    muscoli da allievo-elefante che mantengono sempre 
                    eccezionalmente elevato il suo metabolismo basale.
                    
                     
                    Senza 
                    giungere a  questi eccessi, che non condivido, è 
                    assolutamente certo che soltanto un corpo molto muscoloso 
                    potrà rendervi più facile mantenere una cor retta 
                    percentuale di grasso corporeo, proprio perchè brucerà in 
                    continuazione più calorie di un corpo zeppo di adipociti 
                    in amore. 
                     
                    Credo che 
                    queste cose non siano gridate, anche agli angoli delle 
                    strade, per motivi poco confessabili. Ve ne accennerò due a 
                    caso: 
                     
                    1 - 
                    Molti 
                    medici e  quasi tutti i dietologi di queste cose sanno 
                    nulla. 
                     
                    2 - 
                    Se 
                    l'umanità, che non merita di certo la "u" maiuscola, si 
                    muovesse di più, si 
                    
                    
                    ammalerebbe di meno 
                    con 
                    conseguenze catastrofiche per medici, case farmaceutiche, 
                    dietologi, fisioterapisti, asl, ospedali 
                    e tutto il 
                    cerchio di avvoltoi che incombe e prospera sulle (future) 
                    aureole degli acciaccati.  
 
 
 
 
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