PRESE CON SOFFOCAMENTO E
ALLA TESTA
CONCETTI DI BASE
Le
prese con soffocamento e alla testa sono tecniche
particolari applicate al collo e alla testa e
normalmente usate per controllare o trattenere una
persona, che operano in uno o più di questi tre
modi: riducendo per strangolamento l'afflusso di
sangue o di ossigeno al cervello, agendo
dolorosamente su nervi e punti di pressione, o
torcendo la testa per sottoporre a tensione le
vertebre cervicali.
Prese
con soffocamento
Le
prese con soffocamento vengono di solito applicate
al collo con le mani, le braccia, le gambe o i
piedi. Le parti dei corpo impiegate a questo scopo
variano in base alle tecniche e sono per lo più
identiche a quelle usate per colpire (vedi Punti di
attacco, nella pagina a destra). Le prese con
soffocamento possono servire a far perdere
conoscenza a un avversario, a favorire proiezioni o
ad indebolire un attaccante durante un corpo a
corpo, e si applicano in tre aree:
Ai vasi sanguigni (per ridurre
l'afflusso di sangue)
Alla trachea (per ridurre l'apporto di
ossigeno)
Ai nervi (per
controllare i movimenti e infliggere dolore)
Prese con soffocamento
vascolari
Le prese
con soffocamento vascolari riducono o eliminano
l'afflusso di sangue al cervello, provocando un
crescente disorientamento, perdita di coscienza e
morte, e vengono eseguite esercitando pressione
sulla carotide, la giuguiare e il nervo vago, tutti
assai vicini al lato dei collo. Comprimendo i vasi
sanguigni, il flusso di sangue si riduce, mentre la
pressione aumenta. Il nervo vago, la cui funzione è
normalmente quella di rallentare la frequenza del
battito cardiaco in risposta a richieste di maggiore
afflusso di sangue, riduce ulteriormente quest'ultimo,
aggravando l'effetto. Quando un soffocamento
vascolare viene applicato nel modo corretto,
l'avversario può perdere i sensi in 10-15 secondi;
in genere, la vittima è in grado di riprendere
conoscenza naturalmente, ma se è sottoposta ad altri
soffocamenti, la respirazione e le funzioni
cardiache ne risentiranno, nel qual caso sarà
necessario rianimarla per evitare che si verifichino
in breve tempo danni cerebrali che potrebbero
portare alla morte. Nell'applícare soffocamenti
vascolari, se si vuole che la tecnica sia efficace
bisogna agire con precisione. Bersagli fondamentali
sono ST-9 e ST-1 0 (dove si avverte una pulsazione);
è possibile intervenire anche in SI-17, che però
richiede un'accuratezza maggiore. Di solito, i
soffocamenti vascolari non sono dolorosi, a meno che
non vengano compressi anche i nervi.
Prese con soffocamento
alla trachea
Le prese
con soffocamento alla trachea riducono o eliminano
l'afflusso di sangue al cervello, provocando un
crescente disorientamento, perdita di coscienza e
morte; sono molto pericolose e vanno applicate solo
quando ci si trova in pericolo di vita, perché la
probabile conseguenza è lo schiacciamento
dell'organo, che rende necessario l'immediato
intervento di un medico esperto onde evitare il
decesso. Al contrario delle prese vascolari, quelle
alla trachea non necessitano di particolare
precisione per essere efficaci, sono di più facile
apprendimento, e spesso i novizi le eseguono
accidentalmente mentre cercano di imparare prese ai
vasi sanguigni; in quasi tutte le situazioni si
preferiscono di solito queste in quanto sono più
sicure.
Prese con soffocamento ai
nervi
Con
questo tipo di prese vengono attaccati nervi o punti
di pressione per controllare i movimenti di un
avversario, causandogli dolore o danneggiando le sue
funzioni motorie. In molti casi, operare su tali
aree sensibili permette di aver ragione anche di
avversari particolarmente robusti. I bersagli
comprendono LI-18, SI-16, TW-17, CO-22, ST-9, ST-10
e i nervi spinali nella parte posteriore del collo.
Se eseguite correttamente, le prese ai nervi possono
provocare intenso dolore, costringendo l'avversario
ad arrendersi o facendogli perdere conoscenza;
inoltre, vengono spesso combinate con quelle
vascolari.
Prese
alla testa
Le prese
alla testa sono di solito caratterizzate dalla
torsione dei capo per sottoporre a tensione le
vertebre cervicali e i nervi relativi. Le prese con
torsione della testa limitano la mobilità,
danneggiando la spina dorsale o schiacciando i nervi
spinali nei punti in cui attraversano le vertebre.
Torcere con violenza la testa è estremamente
pericoloso e va fatto soltanto in situazioni di
pericolo di vita; infatti, la probabile conseguenza
è la rottura dei collo, che porta alla paralisi
permanente o alla morte. Al contrario, una torsione
leggera, oltre a essere più sicura, si dimostra un
modo assai efficace per controllare i movimenti dei
corpo, soprattutto a terra. Alcune prese alla testa
prevedono anche tecniche di soffocamento.
Considerazioni
pratiche
In
termini di applicazione, vi sono due forme di prese
con soffocamento: quelle che sfruttano gli abiti o
le caratteristiche dei luogo (risvolti dei vestiti,
muri, suolo) e quelle che non se ne servono. Prima
di applicare un soffocamento, è importante valutare
la situazione. Ad esempio, non si usa una presa al
bavero se l'avversario indossa una T-shirt (o è
senza camicia), perché questa tecnica richiede, per
essere efficace, tessuti resistenti; in tale
situazione, potreste applicare un soffocamento con
presa semplice o con le braccia agganciate. Ancora:
se l'avversario è con le spalle addossate a un muro,
un soffocamento con affondo dell'avambraccio (usando
un braccio per immobilizzare il collo dell'altro
contro la parete) si rivela assai più efficace dei
tentativo di avvolgere tutto il braccio intorno alla
sua testa (soffocamento con presa semplice
frontale).
Limiti delle prese con
soffocamento
L'
importante comprendere quali sono i limiti delle
varie prese di questo tipo. Esistono individui in
grado di resistere in modo sorprendente a tutte le
forme di soffocamento, mentre altri vengono
facilmente sopraffatti anche se la tecnica non è
delle migliori. Soltanto allenandovi o gareggiando
potrete diventare padroni dei vari metodi di
soffocamento: applicateli senza eccedere e con buon
senso, sotto la supervisione di un istruttore
qualificato. L' essenziale anche rendersi conto che
alcune prese con soffocamento usate nelle
competizioni (come quelle di Judo) sono state
appositamente modificate per scopi sportivi, con
regole che spesso limitano le tecniche o
incoraggiano metodi che di per sé sarebbero peri~
colosi se impiegati nell'autodifesa. Ad esempio,
quando nel Judo si applica un soffocamento con presa
semplice da dietro, spesso la testa viene posta a
lato di quella dell'avversario per limitare i
movimenti di quest'ultimo e garantire una presa più
salda; in un combattimento reale, ciò mette il
vostro viso a portata di colpi, permettendo
all'avversario di infilarvi le dita negli occhi o di
sferrarvi pugni. Tali azioni non sono ammesse nelle
gare di Judo, quindi non vi è motivo di
preoccuparsi. Se avete iniziato ad addestrarvi nelle
prese con soffocamento nell'ambito di arti marziali
sportive, dovrete forse modificare alcuni aspetti
della vostra tecnica, anche se i principi di base
rimangono gli stessi. Passaggio da un tipo di
soffocamento a un altro Un avversario abile potrebbe
rendere vani i vostri tentativi di soffocamento; in
tal caso, se egli protegge un'area, si rivela
senz'altro utile passare da una presa vascolare a
un'altra alla trachea o ai nervi. Ad esempio, se
l'altro abbassa il mento per difendere la trachea,
raggiungete con la mano il lato dei collo e
attaccate la carotide o il grande nervo auricolare
(LI-18); anche l'esecuzione di alcuni colpi può
creare lo spazio necessario per applicare un
soffocamento.
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